Vantava una sfilza di reati, nel suo curriculum criminale, il 19enne di origine marocchina arrestato e accompagnato in carcere. Dopo numerosi interventi e indagini per reati predatori, in particolare rapine, anche a mano armata, commessi dall’inizio dell’anno in strada e a danno di passanti ed esercizi commerciali, i militari hanno ottenuto una misura restrittiva arrestandoil giovane, domiciliato a Porto San Giorgio.
La lunga lista di reati commessi dal giovane è iniziata a gennaio quando è stato arrestato in flagranza per violenza e resistenza a pubblico ufficiale. È quanto riportato da una nota dell’agenzia Ansa.
In quella circostanza, il giovane, per evitare il controllo e l’identificazione, ha aggredito i carabinieri provocando lesioni a un militare e spintonandone un altro fino a farlo cadere a terra. Da quel giorno un’escalation di reati, tra cui furti, rapine e anche aggressioni a commessi di supermercati, e di conseguenti provvedimenti restrittivi. Nel mese di maggio, a Porto San Giorgio, i carabinieri lo hanno arrestato, in flagranza per rapina aggravata in concorso con altri due individui ancora ignoti, ricettazione, e porto di strumenti atti a offendere. In quell’occasione con due complici aveva accerchiato due minori in spiaggia, minacciandoli con un coltello, e sottraendo loro una collana d’oro del valore di circa duemila euro e 50 euro in contanti, ma sono stati rintracciati poco dopo con ancora parte della refurtiva: il 19enne era stato trovato anche in possesso di una cesoia a punta acuminata.
A inizio giugno, l’immigrato è stato arrestato dai carabinieri di Porto San Giorgio in esecuzione dell’ordinanza emessa dal Gip del Tribunale di Fermo, come aggravamento della misura cautelare dell’obbligo di dimora con quella più restrittiva della custodia cautelare in carcere, a causa della evidente pericolosità sociale e di tutte le ripetute violazioni alle prescrizioni impostegli e così per lui si sono aperte le porte del carcere di Fermo.