Importante promozione per Luca Gelati, il direttore facente funzione del Servizio delle professioni sanitarie dell’Ast di Ascoli. Dal prossimo 15 luglio sarà, infatti, il nuovo direttore assistenziale dell’Ausl Romagna (Cesena-Forlì-Ravenna-Rimini), figura introdotta da una legge regionale dell’Emilia Romagna che affianca, nella governance dei processi organizzativi dell’Ausl, i direttori generale, sanitario, socio-sanitario e amministrativo. Un incarico di grande prestigio e responsabilità in un’importante azienda sanitaria che lo porterà, però, a lasciare l’Ast di Ascoli, dove era arrivato lo scorso 11 settembre. Gelati, comunque, grazie alla sua grande esperienza e competenza tecnico-professionale e relazionale ha potuto realizzare importanti cambiamenti organizzativi e gestionali nella sanità picena. La scelta del direttore generale dell’Ausl Romagna è stata certamente rafforzata anche dalla visibilità nazionale che Gelati ha avuto e dato all’Ast di Ascoli rivestendo il ruolo di relatore in importanti congressi nazionali e di docente di master di prestigiose università.
“Ringrazio la direttrice generale, Nicoletta Natalini – dice Gelati – per l’opportunità che mi ha dato scegliendomi, permettendomi così di vivere un’esperienza di lavoro e di vita unica. Grazie alle tante persone di grande valore umano e professionale che ho trovato nell’Ast di Ascoli. Sono stati 10 mesi di lavoro davvero straordinari. Le attività svolte insieme a tutto il Servizio delle professioni sanitarie dell’Ast di Ascoli sono state rivolte al potenziamento e alla qualificazione del personale, nonché alla promozione dell’innovazione organizzativa e professionale all’interno dell’azienda. Ho costruito una struttura delle professioni sanitarie robusta e capace che, attraverso i propri professionisti e alle loro performance di eccellenza, sarà in grado di proseguire nel governo dei servizi, nell’innovazione organizzativa e nell’assistenza ottimale al paziente. Il mio lavoro qui è terminato: dal 15 luglio sarò direttore assistenziale nell’Ausl Romagna. A tutti i colleghi che lascio chiedo di continuare a scrivere il nuovo capitolo della sanità picena, nel quale sono certo leggeremo risultati sempre migliori”.
Durante i 10 mesi di permanenza di Gelati nell’Ast di Ascoli, il Servizio professioni sanitarie da lui diretto si è impegnato attivamente nell’acquisizione, stabilizzazione e formalizzazione di 74 ruoli di posizione e funzione organizzativa. Ciò ha consentito di delineare in modo chiaro le responsabilità e le competenze dei diversi professionisti all’interno dell’azienda, favorendo una maggiore efficacia delle attività quotidiane. Una delle priorità del Servizio professioni sanitarie è stata la mappatura delle presenze del personale nei vari servizi e unità operative dell’Ast, al fine di pervenire alla corretta quantificazione dei bisogni sulla base dei necessari minuti di assistenza (sistema TEMA-Tempo effettivo minuti assistenza), secondo le linee guida della Regione Marche. Sono stati altresì sviluppati e portati avanti 38 progetti di innovazione organizzativa e professionale che hanno riguardato diverse aree, tra cui l’ottimizzazione dei processi operativi, l’introduzione di nuove tecnologie e metodologie di lavoro, nonché lo sviluppo di programmi formativi avanzati per il personale sanitario, con evidenti risvolti migliorativi sull’assistenza ai pazienti.
“Saluto il collega Gelati e lo ringrazio per l’impegno messo e i risultati raggiunti in questi mesi di proficua collaborazione professionale, non solo con me – dice il direttore generale dell’Ast di Ascoli, Nicoletta Natalini -, ma con l’intera direzione aziendale e con tutto il personale del comparto e della dirigenza sanitaria. Ha costruito una struttura organizzativa, trasmesso delle conoscenze e competenze e instaurato delle relazioni che permetteranno all’Ast di proseguire nel miglioramento continuo dei servizi che eroga. Il dispiacere per questa prematura interruzione della collaborazione professionale è compensato dalla soddisfazione che quanto fatto insieme è risultato, ad occhi esterni, di tale qualità e visibilità da portare lui, e indirettamente tutta l’Ast e la sanità picena, ad elevarsi a ruoli importanti e di riferimento sanitario anche a livello extra regionale”.