Dopo la dichiarazione di dissesto dello scorso luglio, il prossimo 29 settembre la Provincia tornerà sotto i riflettori per l’elezione del nuovo consiglio provinciale con la chiamata al voto di tutti i sindaci e i consiglieri comunali del Piceno (e solo sindaci e consiglieri potranno essere eletti) trattandosi di un procedimento elettorale di secondo grado che, quindi, non coinvolge i cittadini. Ma sarà un’elezione molto diversa dal solito considerando che si dovranno individuare i nuovi consiglieri provinciali, ma nella consapevolezza che gli stessi, una volta eletti, avranno le mani legate dal punto di vista economico-finanziario delle scelte, visto che su questo fronte arriverà il commissario dell’organismo straordinario di liquidazione con il compito di lavorare sui residui attivi e passivi relativi agli anni che vanno dal 2012 al 2022 al fine di addivenire alla costruzione di un bilancio stabilmente riequilibrato. Una situazione, dunque, molto delicata e critica.
Per il rinnovo del consiglio provinciale sono stati già convocati i comizi elettorali che determinano ufficialmente la data delle votazioni, come detto il 29 settembre. Le votazioni si svolgeranno dalle 8 alle 20, con tutte le operazioni preliminari previste nel giorno precedente. Entro il prossimo 8 settembre dovranno essere presentate le liste che dovranno essere composte da sindaci e consiglieri comunali in carica del territorio piceno. E saranno tutti i sindaci e consiglieri comunali a poter esprimere il proprio voto. L’elezione del consiglio provinciale avverrà con voto segreto, attribuito a liste composte da un numero massimo di 10 candidati (pari ai consiglieri da eleggere) e minimo di 5 consiglieri. Loggi, invece, resterà in carica fino al 2025, quando è prevista la rielezione del presidente.