Giovedi 21 novembre si è tenuta nella suggestiva Chiesa di San Michele Arcangelo di Appignano del Tronto, la tanto attesa presentazione dell’opera di Mario Vespasiani dedicata alla Virgo Fidelis, esposta per la prima volta al pubblico durante Santa Messa officiata da S.E. Piero Coccia, Vescovo emerito di Pesaro-Urbino, attraverso la quale il Comando Provinciale Carabinieri di Ascoli Piceno ha voluto celebrare la ricorrenza della patrona dell’Arma dei Carabinieri, fissata da Papa Pio XII proprio il 21 novembre, in concomitanza della presentazione di Maria Vergine al Tempio di Gerusalemme. In una chiesa gremita e alla presenza delle massime autorità civili e militari della Provincia, quali il prefetto Copponi, il questore Simonelli, il Sindaco di Appignano Moreschini insieme ai rappresentanti delle altre forze dell’ordine, monsignor Coccia, ha sottolineato con decisione il valore della fedeltà, del servizio e della difesa del bene.
Il Colonnello Barone ha introdotto Mario Vespasiani, chiamato a dipingere questa interpretazione della Virgo Fidelis, un’opera ad olio su tela dall’alto valore simbolico, che si unisce ad altre opere cariche di significato realizzate in precedenza dall’artista, quali i ritratti del generale Dalla Chiesa e di Salvo D’Acquisto. La lungimiranza nello scegliere un artista come Mario Vespasiani sta nella sua capacità visionaria di immedesimarsi al tema, oltre ad essere uno dei più autorevoli maestri della nuova generazione è l’unico artista in Italia, ad essere stato invitato ad esporre con mostre personali al Museo Storico dell’Arma dei Carabinieri di Roma, al Museo del Gruppo delle Medaglie d’Oro al Valor Militare in Roma e al Museo Storico dell’Aeronautica Militare di Vigna di Valle.
Il dipinto di Mario Vespasiani, come è avvenuto per i suoi precedenti lavori dedicati all’Arma, ha suscitato un vivo apprezzamento e una sentita commozione, definito già tra i capolavori contemporanei, ennesimo riconoscimento per un artista che come pochi ha saputo celebrare lo spirito e il valore della ricorrenza.