L’imposta di soggiorno, con l’approvazione del consiglio comunale all’unanimità, ora è ufficiale: dal primo aprile 2025 anche ad Ascoli così come ormai in quasi tutti i capoluoghi di provincia, le città d’arte e le città turistiche italiane, chi verrà a pernottare nel capoluogo piceno dovrà pagare un importo fino a un massimo di 5 euro a notte in base alla tipologia di struttura ricettiva e al prezzo. Una scelta già sottoposta all’attenzione delle associazioni di categoria che l’amministrazione comunale ha deciso di portare avanti per poi reinvestire le somme che rientreranno nelle casse comunali su interventi nel settore turistico, compresi quelli a sostegno delle strutture ricettive nonché di manutenzione, fruizione e recupero dei beni culturali e ambientali, in servizi pubblici.
A dover pagare l’imposta saranno tutti coloro che, non residenti ad Ascoli, alloggeranno nelle varie strutture ricettive di ogni tipologia, dagli hotel ai bed & breakfast fino a tutti gli immobili affittati per uso abitativo fino a 30 giorni. Come avviene in tutta Italia, sono previste esenzioni per i minori di età inferiore a 14 anni, malati, che debbono effettuare visite mediche, cure o terapie in day hospital presso strutture sanitarie, nonché coloro che assistono degenti ricoverati, portatori di handicap grave certificato (legge 104), volontari in caso di calamità, autisti di bus e accompagnatori, personale di polizia e forze armate. L’imposta, come detto, verrà determinata per persona e pernottamento ed è commisurata con riferimento alla tipologia delle strutture ricettive, tenendo conto delle caratteristiche e dei servizi offerti dalle medesime, e quindi del valore economico del soggiorno. L’imposta sarà applicata fino ad un massimo di 5 pernottamenti consecutivi. Quindi per i successivi pernottamenti non si pagherà.