Terremoto, danni per 23 miliardi. E tutti i sopralluoghi da effettuare?

Il Dipartimento della Protezione Civile ha trasmesso a Bruxelles, tramite la rappresentanza permanente d’Italia, il fascicolo completo relativo alla stima dei danni e dei costi causati dagli eventi sismici che dal 24 agosto hanno interessato le Marche, l’Abruzzo, il Lazio e l’Umbria al fine di attivare il Fondo di Solidarietà dell’Unione Europea che ha lo scopo di sostenere gli Stati membri dell’Ue colpiti da catastrofi naturali. Nel complesso per l’intera sequenza sismica, dal 24 agosto scorso ad oggi, i danni ammontano a 23 miliardi e 530 milioni di euro, di cui 12,9 miliardi si riferiscono ai danni relativi agli edifici privati e 1,1 miliardi di euro agli edifici pubblici.

Una cifra sicuramente importante. Ma sorge un dubbio, da non addetti ai lavori, che riteniamo comunque non campato in aria: come si è potuta stimare la consistenza dei danni causati dal terremoto finora quando solo ad Ascoli città devono ancora essere effettuati oltre 9600 sopralluoghi? Come può essere definita la somma dei danni provocati dal terremoto quando proprio in virtù di tali sopralluoghi potrebbero emergere – teoricamente – ancora centinaia di edifici inagibili da sistemare e quindi con rimborsi importanti da erogare? Oltre al fatto che in caso di ulteriori evacuazioni potrebbero essere anche altre centinaia di famiglie sfollate cui erogare i contributi di autonoma sistemazione? E, ancora, ipotizzando che situazioni come quella di Ascoli potrebbero riguardare diverse altre città o zone colpite dal terremoto? Come si è arrivati alla cifra quantificata?

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