E’ tutto pronto per far scattare l’operazione di “salvataggio” definitivo della torre di Palazzo dei capitani pesantemente ferita dalle scosse telluriche del 2016. Un’operazione che prevede il risanamento, recupero e riconsolidamento della storica torre campanaria (“ingabbiata” subito dopo i danni del terremoto), ma che include anche interventi per la sicurezza relativi anche a parte dei merli, al terrazzo e ad altre parti dell’immobile. Proprio in questa fase, infatti, l’Arengo è arrivato all’approvazione del progetto esecutivo dell’opera, molto complesso, che ha richiesto il lavoro di ben 10 tecnici per raccordare i vari aspetti dell’intervento. A questo punto, si viaggia verso l’affidamento dei lavori che, grazie all’inserimento da parte del sindaco Fioravanti e dell’assessore Cardinelli tra le opere finanziabili con i fondi della ricostruzione pubblica, prevedono un importo complessivo di 3 milioni di euro.
“Per mesi abbiamo lavorato al progetto – sottolinea il sindaco Marco Fioravanti – e finalmente ora procediamo verso la gara pubblica per l’atteso intervento su Palazzo dei capitani che, aldilà della bellezza e della ricchezza storica, rappresenta anche una sede strategica per il nostro Comune. L’obiettivo è cercare di velocizzare, per quanto è possibile, l’avvio dei lavori di messa in sicurezza, anche per valorizzare ulteriormente piazza del Popolo, ovvero la piazza più bella d’Italia”.
Adesso si prepara quella che sarà la procedura di affidamento dei lavori per poter arrivare finalmente all’apertura del cantiere. Tecnicamente, dunque, si tratterà di un’opera importante quanto complessa che andrà, di fatto, ad interessare alcuni elementi del palazzo-simbolo del Comune in piazza del Popolo. Gli elaborati progettuali messi a punto, infatti, fanno riferimento a lavori per sanare il quadro fessurativo e il degrado materico della torre in tutte le sue parti: dalla cuspide alla terrazza apicale e ai merli d’angolo, oltre alla cella campanaria superiore e quella inferiore. Inoltre, si dovrà intervenire anche sul loggiato sia al primo che al secondo e al terzo ordine. Prevista anche una cerchiatura del primo piano con la realizzazione di nuove aperture. La progettazione riguarda anche gli impianti, da quelli di riscaldamento a quello elettrico in tutti e quattro i piani. In sintesi, si tratterà di andare a riconsolidare e mettere in sicurezza definitivamente non solo la torre e si interverrà anche sulla copertura del palazzo dove gli effetti del sisma hanno creato problemi permettendo quindi che si verificassero continue infiltrazioni d’acqua che interessano l’immobile. Inoltre, si prevede anche il consolidamento di alcune volte e capitelli del terzo piano del chiostro interno dove, a seguito di dissesto strutturale in prossimità di un tirante in acciaio, si erano evidenziate importanti lesioni delle volte sovrastanti e il distacco di due archi in travertino.