Dai controlli per lo striscione “25 aprile buono come il pane, bello come l’antifascismo” esposto proprio nella giornata della “Festa per la liberazione” da un forno del centro storico ascolano, si è arrivati poi a tutta una serie di interventi a difesa della titolare dell’attività, con una risonanza mediatica nazionale, o a discolpa delle forze dell’ordine, ma anche annunci di interrogazioni a tutti i livelli. Tra cui quelli di esponenti del Pd come Francesco Ameli, Anna Casini, o parlamentari come Roberto Cataldi (M5s), ma anche della consigliera regionale Monica Acciarri della Lega che esprime solidarietà alla fornaia e del coordinatore comunale di Fdi Simone Anzalone a difesa dell’operato di routine delle forze dell’ordine dopo le comunicazioni del questore riguardo i controlli su segnalazione effettuati “senza nessuna identificazione” e della polizia locale sulla stessa linea. Poi, oggi, gli interventi preoccupati anche dell’Anpi e della Cgil il giorno dopo la presenza ad Ascoli, ieri, dell’europarlamentare candidato alla presidenza della Regione per le prossime elezioni, Matteo Ricci (Pd), insieme all’onorevole Augusto Curti. E questa mattina, per condannare gli ultimi pesanti striscioni offensivi (con riferimenti al forno che aveva esposto il “lenzuolo-striscione”) appesi in città, il sindaco Fioravanti interviene in maniera dura con un video sui social a nome dell’Amministrazione comunale di Ascoli.
“L’Amministrazione comunale di Ascoli Piceno – afferma il sindaco Fioravanti – prende le distanze e condanna fermamente i vergognosi striscioni apparsi questa notte in città. Ringraziamo le forze dell’ordine perché, ancora una volta, sono intervenute in modo celere, rimuovendo immediatamente questi striscioni e mettendosi a lavoro per individuare i responsabili degli striscioni”.
“Gli eventi che in questi giorni hanno avuto una ribalta social – continua il primo cittadino – hanno delle vittime e chi, invece, ha fatto sciacallaggio politico. Le vittime sono gli agenti di polizia, che hanno subìto una violenta aggressione social solo per aver fatto il proprio lavoro: dopo una segnalazione, come accade ogni giorno e accaduto anche lo scorso anno il 25 aprile, hanno semplicemente verificato il contenuto di uno striscione. Registrato come il contenuto fosse legittimo e non offensivo, non ne hanno ordinato la rimozione e hanno continuato a svolgere il loro lavoro per garantire la sicurezza dei cittadini. Chi ha fatto sciacallaggio politico è, invece, Matteo Ricci: mai stato in questa città, ha dovuto mettere Ascoli Piceno su Google Maps visto che nemmeno dopo il sisma è venuto a portare la solidarietà ai terremotati, ha strumentalizzato ragazze e ragazzi liberi, che difendevano i propri ideali e i propri valori, interrompendo anche il lutto nazionale nella giornata del funerale del nostro Sommo Pontefice”.
“Ascoli è una città che sta crescendo, – conclude Fioravanti – sempre piena di turisti. Una città inclusiva, aperta al confronto, che fa del rispetto dell’altro un valore per la crescita costante della propria comunità. Ascoli Piceno è città medaglia d’oro al valor militare per attività partigiana. Facciamo che il 25 aprile diventi sempre più momento di concordia nazionale nel nome della libertà e della democrazia”.