Tassa rifiuti, l’Arengo a caccia di 700 mila euro non pagati

Parte la caccia dell’Arengo agli evasori della tassa sui rifiuti. O meglio, a chi ha omesso del tutto o parzialmente di pagare l’imposta sull’immondizia dal 2010 fino allo scorso anno. Il tutto, secondo i prospetti messi appunto dagli uffici contabili comunali, per un importo da recuperare pari a oltre 700 mila euro (per la precisione 714.905,37 euro). Un’operazione che si concretizza con la spedizione di centinaia di avvisi di accertamento (almeno a 700 famiglie o attività) relativi all’omissione totale o parziale dei pagamenti per la tassa per lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani nota come Tarsu, per gli anni 2010, 2011 e 2012, del tributo comunale sui rifiuti e sui servizi (Tares), per l’anno 2013 e della Tari per gli anni 2014, 2015 e 2016. Tutto questo per per denunce omesse o infedeli.

 

Proprio alla luce dei riscontri del Servizio tributi del Comune, nell’attività di contrasto all’evasione tributaria, si è passati ora al recupero delle somme non versate da queste centinaia di cittadini e relative, come detto, alla Tarsu per gli anni 2010-2012, alla Tares per il 2013 e alla Tari per gli  anni 2014, 2015 e 2016, con applicazione di interessi e sanzioni riducibili ad un terzo se il pagamento avviene entro 60 giorni dalla notifica dell”avviso. Sulla base di questi avvisi e delle somme corrispondenti, si conta, dunque, di riportare nelle casse comunali, nel bilancio triennale 2016-2018 tali somme con gli interessi, il rimborso delle spese di notitica e le sanzioni non riducibili.

 

Nello specifico, l’Arengo è arrivato a calcolare questa cifra di oltre 700 mila euro da recuperare sulla base di diversi riscontri e con la diversificazione secondo il tipo di tassa dei rifiuti attraverso le diverse denominazioni affibbiatele nel corso degli anni. Per quel che riguarda la Tarsu non pagata nel triennio dal 2010 al 2012, la somma da recuperare è di 14.094,19 euro. Per la Tares del 2013, la somma non pagata è di 18.309,32 euro. Per la Tari del 2014 la somma è di 14.994,90 euro, mentre per quella del 2015 la cifra è di 53.726,29. E queste somme sono inclusive di spese di notifica, sanzioni, interessi e tributo provinciale.  Ci sono poi, gli importi che si presume di poter riscuotere a seguito degli avvisi (e quindi senza interessi e sanzioni) che sono per la Tares del 2013 di 314.582,68 euro, per la Tari 2015 di 64.768,35 euro e per la Tari del 2016 di 234.429,64 euro. Per un totale, come detto, di 714.905,37 euro.

 

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