Vasile Mogos: “Sicuramente non andremo al “Bentegodi” per difenderci, ma per giocarcela a viso aperto”

Vasile Mogos ha parlato del momento della squadra, che sta preparando la prossima sfida esterna con il Verona: “Siamo dispiaciuti per sabato perché quella col Novara è stata una gVasile Mogosara che non meritavamo di perdere; abbiamo analizzato a fondo il match col Mister e i compagni, ci siamo scambiati i nostri pensieri e siamo stati tutti concordi nel dire che dobbiamo ritrovare la cattiveria e che non va mai sbagliato l’atteggiamento. Si può sbagliare un passaggio, un gol, ma mai l’atteggiamento, che nelle ultime gare forse ci è un po’ mancato e che mi aveva impressionato maggiormente quando sono arrivato all’Ascoli. Giorgi? Ho sempre pensato che in una squadra sia necessario avere qualche calciatore “selvaggio”, ovvero uno come il capitano che ti tira fuori tutto quello che hai dentro e che mette la sua esperienza al servizio degli altri. Da un capitano ti aspetti sempre quel qualcosa in più e uno carismatico come lui finora non mi era mai capitato di averlo, ci tiene molto, si fa sentire anche in partita quando viene a prendere palla sugli esterni; con la Pro Vercelli avevo sbagliato la potenza nel passare la palla e si è arrabbiato tanto perché sapeva che potevo fare meglio, ti sprona sempre a non accontentarsi mai. Anche Mengoni ci aiuta tanto, forse parla meno di Giorgi, ma basta uno sguardo per capirlo. Non vedo l’ora che il capitano rientri, mi ha fatto piacere che sia stato con noi in ritiro a pranzo prima della partita anche se non poteva scendere in campo, è stato un bel gesto. Lunedì ci aspetta un match difficile e se, come credo, il risultato viene tramite la prestazione, se affronteremo il Verona con l’atteggiamento giusto, potremo portare a casa un buon risultato. Sicuramente non andremo al “Bentegodi” per difenderci, ma per giocarcela a viso aperto. Caratterialmente mi piace sempre migliorare, c’è una frase di un mio vecchio allenatore che diceva “O vinco o imparo” e credo che mi rispecchi. I tifosi? Ci seguono sempre anche se la trasferta è lontana 5-6 ore , per noi rappresentano uno stimolo in più; al Del Duca anche durante il riscaldamento non si può che ammirarli, quando fai uno scatto sotto la Sud l’adrenalina è a mille”.

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