Monticelli: i 18 milioni rateizzati e l’Arengo dovrà anticipare

Rigenerazione di Monticelli, il difficile arriva adesso. Se l’Arengo è infatti riuscito ad entrare tra i 24 Comuni italiani che hanno ottenuto gli attesi finanziamenti governativi – e nel caso ascolano arriveranno 18 milioni di euro – si tratta ora di passare alla fase operativa vera e propria per riuscire a portare a casa la somma stanziata alla luce delle modalità di erogazione che rischiano di mettere in difficoltà il Comune ascolano (come forse anche altri Comuni). I soldi garantiti, infatti, arriveranno a “rate” e saranno erogati sulla base dei vari stralci dei lavori eseguiti e, quindi, con le necessarie anticipazioni da parte dell’ente e dei privati.

La procedura prevista dalla Presidenza del Consiglio (tra l’altro perfezionata rispetto ad una ipotesi iniziale ancor più rigida) prevede infatti l’erogazione a rate del finanziamento  – che dovrà comunque essere affiancato dal cofinanziamento dell’Arengo – sulla base di riscontri precisi e di percentuali definite di realizzazione degli interventi. E questo sicuramente non agevolerà il percorso per arrivare al raggiungimento dell’obiettivo di riqualificare il quartiere di Monticelli. Insomma, bisognerà mettersi a tavolino e capire come muoversi per arrivare al risultato finale. Nell’ultimo decreto del Presidente del Consiglio, a tal proposito, si definisce con precisione la tempistica delle erogazioni. Innanzitutto, la quota di finanziamento anticipato, ovvero prima di partire con i cantieri, sarà del 20%, ovvero di 3 milioni di euro per gli interventi pubblici e di 600 mila euro per quelli privati. E questa anticipazione sarà effettuata una volta che l’apposito gruppo di monitoraggio del Governo avrà verificato” l’effettiva approvazione dei progetti definitivi o esecutivi degli interventi proposti e del rilascio di tutte le autorizzazioni e i nulla osta necessari per realizzare gli interventi”. Insomma, nel momento in cui le opere saranno di fatto dichiarate cantierabili, il Governo sbloccherà i primi 3,6 milioni di euro.

Più complicato sarà, invece, ottenere le restanti tranche del maxi-finanziamento. Una quota pari ad un ulteriore 30%, ovvero di 5,4 milioni di euro, sarà erogata “previa verifica dell’implementazione dei dati nel sistema informativo della Presidenza del Consiglio tramite una relazione tecnica di monitoraggio comprovante lo stato di avanzamento dei lavori o dei servizi pari al 40% del progetto”. E la relazione deve essere corredata dello stato di avanzamento lavori e dei mandati di pagamento emessi in ordine cronologico adeguatamente quietanziati”. Dunque, si dovranno anticipare i pagamenti… A seguire, un altro 30% (altri 5,4 milioni) verrà erogato all’esecuzione del 70% del progetto complessivo e una ulteriore somma pari al 15% (2,7 milioni) una volta conclusi tutti gli interventi. L’ultimo 5% del finanziamento (900 mila euro) verrà erogato in seguito alla verifica della conclusione degli interventi nel rispetto del cronoprogramma.

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