Bufera sull’e-mail turistica della Regione che “scarica” i luoghi terremotati

L’assessore Pieroni replica, Fioravanti chiede un confronto e il M5s presenta un’interrogazione

Scoppia la polemica sul caso sulla notizia da noi pubblicata martedì scorso – e poi ripresa da altri – riguardo il tema turismo e terremoto ad Ascoli. La famigerata e-mail inviata lo scorso novembre dal servizio Turismo della Regione con l’invito ad “aiutare le Marche” e a visitare quei luoghi che ospitavano eventi, nel periodo natalizio, nella parte più a nord della regione, “tutti territori lontani dai luoghi colpiti dal sisma”, ora diventa un caso. E dopo un intervento di replica dell’assessore regionale al turismo, Pieroni,  il presidente del consiglio comunale di Ascoli, Marco Fioravanti, chiede un confronto con la Regione mentre il Movimento 5 Stelle ascolano, con Manni e Tamburri, presenta un’interrogazione e una mozione in consiglio comunale, ad Ascoli, per chiedere chiarimenti sulla campagna comunicativa di rilancio turistico post-terremoto effettuata dalla Regione.

La replica di Pieroni

Procedendo con ordine. Nel suo intervento sulla questione, l’assessore regionale Pieroni ha scritto che “nella lettera del Servizio turismo, di ben cinque mesi fa, non c’è alcuna esclusione delle aree colpite dal terremoto, ma si fa unicamente riferimento alle Marche in generale, facendo l’elenco delle mostre aperte in quel periodo, quelle del Giubileo, sulle quali la Regione aveva investito diverse risorse. Ascoli Piceno non è stata citata perché la mostra del Giubileo che ha aperto lo scorso anno la stagione delle grandi mostre era già terminata da tempo”. E qui, però, c’è qualcosa che stride. Perché andando a riprendere il testo originale dell’e-mail inviata, si legge che “il modo migliore per aiutare le Marche sia visitarle e cogliere le occasioni che gli eventi in corso in questo periodo come le grandi mostre di Osimo, Loreto, Senigallia, Ancona e Urbino  e i mercatini natalizi dei borghi storici e città d’arte della provincia di Pesaro Urbino – tutti territori lontani dai luoghi del sisma – sanno offrire”.

Prima considerazione: ma il mercatino natalizio (eventi collaterali inclusi) non c’era anche ad Ascoli oltreché nel Pesarese? E perché il capoluogo piceno non è stato citato né inserito nell’elenco?

Seconda considerazione: come si può dire che non si è escluso nessuno quando si scrive, facendo riferimento ai luoghi da visitare per mostre ed altri eventi, che si tratta di “tutti territori lontani dai luoghi del sisma”? Ogni commento ulteriore è superfluo…

Ma l’assessore regionale, per difendersi snocciola una serie di informazioni relative alla promozione turistica. “Sono anni – evidenzia Pieroni – che la Regione promuove non i singoli territori, ma il brand ‘Marche’, valorizzando un solo sistema turistico, e così continueremo a fare”.  E ricorda gli spot con Neri Marcorè trasmessi sotto Natale, il concerto del 31 dicembre a Civitanova, i cinque giorni del Festival di Sanremo, due spot dedicati al Piceno, 224 spot radiofonici su Radio Rai da febbraio a giugno trasmessi durante eventi calcistici importanti. “Tra gli spot, – aggiunge – uno dedicato al Carnevale storico del Piceno, uno alle città d’arte tra cui Ascoli Piceno e Fermo, uno alla Riviera delle Palme”. E, inoltre, “pillole promozionali in occasione della fiction di Rai 1 “Che Dio ci aiutisu S. Benedetto, Fermo e Recanati, la Tirreno-Adriatico e le fiere estere”.

Ascoli alza la voce

A questo punto, come prevedibile, Ascoli alza la voce. Sulla questione interviene anche il presidente del consiglio comunale ascolano, Marco Fioravanti, chiedendo un confronto con la Regione. “Quella mail  – sostiene – è un gesto grave che è la sintesi di questi anni in cui l’esecutivo sta sempre più marginalizzando il sud delle Marche e quello che si sta vedendo è solo la punta dell’iceberg rispetto a una serie di deficit che isolano sempre di più il sud della regione. E questo dimostra il grave limite di una visione turistica che segmenta l’offerta regionale anziché renderla univoca, ampia e diversificata. Noi chiediamo alla Regione un confronto serio sia perché si destinino risorse specifiche alle strutture alberghiere danneggiate, sia per farci ascoltare, istituzioni e operatori, alla luce dei trend positivi ottenuti dalle nostre parti prima del terremoto”.

Ed intervengono, come detto, anche i consiglieri comunali ascolani del Movimento 5 Stelle, Giacomo Manni e Massimo Tamburri che chiedono spiegazioni e chiarimenti su come sia stata programmata la promozione per il rilancio turistico delle zone marchigiane colpite dal terremoto, additando anche il Pd di non aver tutelato il territorio.

Ed ecco l’interrogazione con la quale Manni e Tamburri chiedono al sindaco e alla giunta “se l’Amministrazione è stata fatta partecipe delle scelte elaborate dalla Regione Marche in termini di rilancio turistico a seguito dell’evento sismico; se il Comune di Ascoli partecipa a tavoli di lavoro attivati dalla Regione per un Piano urgente di rilancio turistico, se l’Amministrazione comunale era a conoscenza di questa e-mail inviata dalla Regione e della programmazione televisiva e radiofonica attuata, di fatto non specifica per i territori che hanno avuto i danni maggiori in termini di immagine come il comune di Ascoli; se il Comune ha avviato o intende avviare azioni per denunciare e condannare tale pubblicità attuata dalla Regione che di fatto avvantaggia il nord delle Marche e non ha alcun rispetto per il territorio piceno”. Inoltre, come detto, M5s ha anche predisposto una mozione sul caso.

 

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Direttore responsabile della Gazzetta di Ascoli Giornalista professionista e scrittore

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