Ci sono i soldi (circa 200 mila euro) per le verifiche di vulnerabilità sismica nelle scuole, almeno in attesa della promessa copertura governativa. Così come sono previsti almeno 5 milioni di euro di entrate dalla polizza assicurativa contro i rischi del terremoto che sarebbero verso la dirittura di arrivo. Quel che è certo è che il bilancio di previsione 2017, approvato nell’ultima seduta della giunta comunale, è fortemente condizionato e stravolto dall’emergenza terremoto e da tutto ciò che ruota attorno. Un documento contabile che l’Arengo ha voluto ugualmente approvare in tempi rapidi – rispetto alla proroga possibile di 6 mesi concessa ai Comuni terremotati – nonostante le grandi incertezze e i dubbi ancora relativi ai possibili rimborsi e finanziamenti che saranno garantiti dallo Stato proprio per il post sisma e con circa 3 milioni già spesi anticipatamente dall’ente a fronte di soli 300 mila euro finore rimborsati.
Alla fine, con l’incrociarsi di una serie di circostanze negative che vanno dal taglio ulteriore dei trasferimenti statali ai mancati introiti derivanti dalla discarica di Relluce, così come dalle enormi incertezze sulle agevolazioni e i rimborsi post terremoto, il bilancio che l’Arengo è riuscito a mettere in piedi è sicuramente un bilancio “terremotato”, nel senso che si è dovuto costruire in una fase di post-emergenza dove mancano ancora moltissimi punti fermi, a partire da quello che succederà per il rispetto del patto di stabilità e con i paletti dell’armonizzazione contabile. L’assurdità della situazione, infatti, sta ancor più nel fatto che non ci sia, in Italia, una normativa di straordinarietà che vada a derogare rispetto a quella ordinaria per quanto riguarda l’attività e i bilanci dei Comuni colpiti da un terremoto e, tanto per non farsi mancare nulla, anche da un’emergenza neve con black out e moltissime situazioni critiche.
A salvare la barca, per quest’anno, ci sono le entrate derivanti dalla ulteriore cessione delle quote della Piceno gas vendita ad un privato (la Estra), oltre agli introiti delle polizze assicurative sul patrimonio, per un importo intorno ai 5 milioni di euro che dovrebbe rientrare sicuramente in tempi più rapidi rispetto ai possibili rimborsi della Protezione civile per gli interventi di somma urgenza sempre il sisma ed il maltempo. Considerando che nel bilancio, sempre restando legati all’emergenza terremoto, l’Arengo ha previsto altri interventi di manutenzione straordinaria per 1 milione di euro, oltre a 200 mila euro per gli studi di vulnerabilità in tute le scuole. Anche se, da questo punto di vista, come già anticipato dal sindaco Castelli nell’ultima seduta del consiglio comunale si attende una modifica in Senato che porti il nuovo decreto a coprire, come annunciato, alla copertura governativa di tutte le spese per la vulnerabilità sismica delle scuole. Per il resto, si tratta di un bilancio, dove oltre a tutto il peso dell’incertezza sui rimborsi post-terremoto, pesa ancora come un macigno l’assenza degli introiti, per circa 3 milioni all’anno, derivanti dalla discarica di Relluce.